Emergenza climatica?

L’emergenza climatica non esiste. Questo è il titolo del manifesto firmato da più di 1500 scienziati provenienti da diverse nazioni che provano a contrastare, con studi scientifici, la teoria delle responsabilità umane sul cambiamento climatico. Gli scienziati non negano che il clima viva dei mutamenti, è così da sempre, ma escludono la relazione tra le attività antropiche e l’insorgenza di manifestazioni climatiche estreme. Al contrario sostengono che “la scienza del clima dovrebbe essere meno politica, mentre le politiche climatiche dovrebbero essere più scientifiche”.

Uno dei firmatari del manifesto è il prof. Alberto Prestininzi, ordinario all’università La Sapienza di Roma di Geologia Applicata e Rischi Geologici, già fondatore del Centro di Ricerca CERI “Previsione Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici” della Sapienza.

In una intervista a  START MAGAZINE afferma che la cosa grave è che l’Europa, e molti paesi occidentali, stanno assumendo importanti decisioni di carattere sociale ed economico che stanno rischiano di provocare gravissime crisi. Se tutto questo fosse circoscritto al mondo della ricerca, cosa legittima, cercando di studiare e capire cosa accade realmente a seguito delle  immissioni di gas serra in atmosfera, nessuno potrebbe fare obiezioni. Ma la sfida scientifica ormai è stata sottratta all’ Accademia, se ne discute solo nei talk show, ne parlano persone che non hanno contezza della questione scientifica; quindi, è diventata un argomento gestito esclusivamente dal sistema della comunicazione e dalla politica.

A lui sembra che vi sia una volontà di confondere le acque anche utilizzando argomenti truffaldini, come quello di confondere il clima con l’inquinamento. Certo, se noi continuiamo a sversare plastica gli oceani, o inquiniamo il suolo o le sorgenti d’acqua facciamo una operazione sbagliata e miniamo la salute dell’uomo, ma non produciamo effetti sul clima. Il clima dipende da altri fattori planetari e astrofisici, dal sole ecc. Da cose che nulla hanno a che vedere con la presenza di sostanze tossiche. Affermano che se si continua a emettere CO2 al ritmo attuale si arriverà a una situazione insostenibile e pericolosa per il pianeta. Ma la CO2 è il cibo delle piante, è il gas della vita. Ogni essere umano emette, respirando, un chilogrammo di CO2 al giorno. Con questo processo di respirazione riusciamo a svolgere i principali processi di sintesi degli zuccheri. Quindi la CO2 è fondamentale  per la vita sulla terra. Invece nelle scuole rischiamo di trasferire false notizie, incutendo terrore per la presenza della CO2.

Un altro dei cosiddetti “negazionisti” del cambiamento climatico di origine antropica, cioè umana, è Ian Rutherford Plimer, un geologo australiano di fama mondiale, professore emerito presso l’Università di Melbourne, il quale pure sostiene che: “I cambiamenti climatici (…) sono guidati da quella grande palla di calore nel cielo che noi chiamiamo Sole. Il gas traccia (CO2) non ha nulla a che fare con il nostro clima”.

Il professor Antonino Zichichi, in linea con il premio Nobel professor Carlo Rubbia, sostiene da sempre che il riscaldamento globale è influenzato da fattori che vanno oltre l’attività umana. Secondo lui, le cause del cambiamento climatico sono legate all’attività solare anziché alle azioni antropiche.   

Antonino Zichichi, fisico, è stato presidente dell’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e della Società Europea di Fisica; è direttore, dalla fondazione, del Centro Interdisciplinare per la Cultura Scientifica “Ettore Majorana” di Erice.

In una intervista al quotidiano “La Verità” osserva che l’imputata principale della crisi climatica è l’anidride carbonica ma, obietta il fisico, la CO2non è il nemico numero uno del pianeta. Senza anidride carbonica le piante non potrebbero vivere, perché essenziale per la fotosintesi. E senza carbonio non c’è vita. Il suo dubbio è che qualcuno abbia interesse a raccontare che il mondo sia sull’orlo della catastrofe ambientale, che non ci sarà un domani e che questo sia la causa di una ecoansia generale. Creata apposta per orientare le scelte delle persone.

Prof. Carlo Rubbia è un fisico e accademico italiano, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1984. Riporto la prima parte   del discorso tenuto nel 2014 nel corso di un’audizione al Senato.

“Sono una persona che ha lavorato almeno un quarto di secolo sulla questione dell’energia nei vari aspetti e, quindi, conosco le cose con grande chiarezza. La prima osservazione  è che il clima della Terra è sempre cambiato. Oggi noi pensiamo  che, se teniamo la CO2 (Anidride Carbonica) sotto controllo, il clima della Terra resterà invariato. Questo non è assolutamente vero.

Vorrei ricordare che durante il periodo dell’ultimo milione di anni la Terra è stata dominata da periodi di glaciazione in cui la temperatura media era di meno 10 gradi, tranne brevissimi periodi, in cui c’è stata la temperatura che è quella di oggi. L’ultimo è stato 10.000 anni fa, quando è cominciato il cambiamento con l’agricoltura, lo sviluppo eccetera, che è la base di tutta la nostra civilizzazione di oggi.

Negli ultimi 2.000 anni, ad esempio, la temperatura della Terra è cambiata profondamente. Ai tempi dei Romani, Annibale ha attraversato le Alpi con gli elefanti per venire in Italia. Oggi non ci potrebbe venire, perché la temperatura della terra è inferiore a quella che era ai tempi dei Romani. Quindi, oggi gli elefanti non potrebbero attraversare la zona dove sono passati allora.

C’è stato un periodo, nel Medioevo, in cui si è verificata una piccola glaciazione. Poi, intorno all’anno 1000 c’è stato un aumento di temperatura simile a quello dei tempi dei Romani. Ricordiamo che ai tempi dei Romani la temperatura era più alta di quella di oggi. Poi c’è stata una mini-glaciazione, durante il periodo del 1500-1600. Ad esempio, i Vichinghi hanno avuto degli enormi problemi di sopravvivenza a causa di questa mini-glaciazione, che si è sviluppata con cambiamenti di temperatura sostanziali.

Se restiamo nel periodo degli ultimi 100 anni, ci sono stati dei cambiamenti climatici notevoli, che sono avvenuti ben prima dell’effetto antropogenico, dell’effetto serra e così via. Per esempio, negli anni Quaranta c’è stato un cambiamento sostanziale. La presenza dell’uomo ha probabilmente introdotto ulteriori cambiamenti. Non dimentichiamo che quando sono nato io, la popolazione della Terra era 3,7 volte inferiore a quella di oggi. Nella mia vita il consumo energetico primario è aumentato 11 volte. Per quanto riguarda il comportamento del pianeta, questo ha avuto effetti molto strani e contraddittori.

Vorrei ricordare ad esempio che dal 2000 al 2014, la temperatura della Terra non è aumentata: essa è diminuita di 0,2 gradi e noi non abbiamo osservato negli ultimi 15 anni alcun cambiamento climatico di una certa dimensione. Questo è un fatto di cui tutti voi dovete rendervi conto, perché non siamo di fronte ad un’esplosione della temperatura. La temperatura è aumentata fino al 2000: da quel momento siamo rimasti costanti, anzi siamo scesi di 0,2 gradi.”

Concludo con un post di Marcello Pamio apparso sul suo canale Telegram il 13 luglio 2023. Marcello Pamio è un Operatore shiatsu e studente “perenne” di MTC, Medicina Tradizionale Cinese, nonché di Macrobiotica e Moxa, ricercatore sulle tecniche mediche alternative boicottate e/o poco conosciute. Ecco il post.

“Secondo i venduti dell’IPCC, il Gruppo Intergovernativo di Esperti sul Cambio Climatico, le emissioni di CO₂ di combustibili fossili devono essere ridotte a zero entro il 2100. ‘Se non salviamo noi stessi da noi stessi, siamo fregati’, dice lo slogan.

La cosa strana è che tutta la vita è basata sul carbonio e questo viene generato dall’anidride carbonica nell’atmosfera. Tutto il carbone nei combustibili fossili che stiamo bruciando oggi una volta era nell’atmosfera come CO₂, prima che venisse consumato dal plancton nel mare e dalle piante nella terra. Carbone, petrolio e gas naturale sono i residui di questo plancton e piante che sono stati trasformati dal calore e dalla pressione.

Se non ci fosse stata la CO₂ nell’atmosfera la terra sarebbe un pianeta morto. Parlando di cambiamento climatico, eliminate la CO₂ e avrete la morte del pianeta!!! L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha decretato questa essenziale sostanza un contaminante! Come può qualcosa che rende possibile la vita essere dannosa? L’anidride carbonica è un alimento indispensabile per tutti gli esseri viventi!

Ce ne può essere troppo come dicono gli allarmi climatici? Se guardiamo al quadro completo troviamo qualcosa di sorprendente. Per la maggior parte della storia del pianeta è sempre stata presente nell’atmosfera a livelli molto più elevati di oggi. Durante l’esplosione cambriana quando la vita multicellulare apparì per la prima volta, i livelli di CO₂ erano 10 volte maggiori degli attuali.

In pratica stiamo vivendo in un’era di basso livello. Il livello ottimale di CO₂ per la crescita delle piante sarebbe 4 o 5 volte maggiore di quello che c’è attualmente. Questo è il motivo per cui nelle serre iniettano la CO₂ aggiuntiva: per incentivare la crescita delle piante! Allo stesso modo incentivare la CO₂ nell’atmosfera terrestre promuoverebbe la crescita di cibo e foreste.

Ma arriviamo al punto cruciale: questo aiuterebbe il pianeta a sfamare i 10 miliardi di persone che toccheremo entro la metà del secolo. E forse questo per qualcuno è un problema. L’economia Green serve a ridurre la CO₂ e quindi le opportunità di alimentarsi. Elimineranno così le colture per darci cibo morto, sintetico; spariranno le auto per rinchiuderci nelle prigioni-città da 15 minuti.

LO CAPITE O NO CHE IL CARBONIO CHE VOGLIONO ELIMINARE SIAMO NOI?”

In questa ultima affermazione di Marcello Pamio sta il senso di tutta la mistificazione in atto su una inesistente emergenza climatica. Le élite che governano il mondo e nei confronti delle quali quasi tutti i capi di governo o di strutture sovranazionali come ONU, OMS, NATO ecc. sono solo marionette, vogliono depopolare il pianeta e ridurre in schiavitù, in stato robotico, quella parte di umanità che rimane.

Questo non deve farci paura! La paura, la sofferenza, il sangue, l’odio sono proprio ciò che nutre quegli esseri a cui le stesse élite sono sottoposte e che non sono terrestri. Loro fanno di tutto per provocare queste emozioni. Quindi non sono le rivoluzioni che questi esseri temono, mentre sono destabilizzati dalla solidarietà, dall’amicizia, dalla gioia, dall’amore. Sono pertanto queste disposizioni d’animo che ciascuno di noi è chiamato a coltivare in sé, per il proprio benessere  e per sventare i loro piani, perché lì loro non sanno come fare, lì si sentono persi. E stanno perdendo.


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