Sono certa che molti di noi siano sgomenti e addolorati nei confronti di ciò che sta succedendo nel mondo e particolarmente per quanto riguarda la situazione a Gaza.
Ci si sente magari impotenti nel portare un qualche tipo di aiuto, non avvertiamo la possibilità di incidere in qualche modo nelle condizioni esistenti laggiù. Dal punto di vista concreto, lì dove noi ci troviamo, possiamo solo far sentire la nostra voce secondo le modalità che ci vengono offerte dalle circostanze, per esempio partecipare ad una manifestazione di piazza, firmare una petizione, divulgare informazioni o altro. Piccole cose.
Altri, che si trovano in una posizione di maggior rilievo sociale, possono intraprendere azioni di maggior peso. Così ad esempio Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU sui territori palestinesi occupati, può esporre nei consessi internazionali il frutto delle sue ricerche sugli interessi di gradi aziende nel “business del genocidio”, portando i leader dei paesi dell’AIA* alla determinazione di attuare misure concrete di pressione nei confronti di Israele tramite la sospensione dei legami militari, politici, diplomatici ed economici.
Noi possiamo solo piccole cose, ma è l’intenzione che immettiamo nelle nostre azioni ad essere importante. Bisogna infatti tenere presente che tutto quello che accade di visibile in questo mondo, nel bene come nel male, ha origine nei livelli sottili dell’essere ed è quindi soprattutto lì che noi dobbiamo dirigere la nostra attenzione.
So che può sembrare astratto, ma da migliaia di anni gli insegnamenti spirituali ci dicono che ogni nostro pensiero, parola e sentimento lascia una traccia energetica che influisce nel campo di coscienza collettivo nel quale siamo tutti immersi e che poi si sostanzia nel concreto. E’ ormai una cosa che riconosce anche la scienza, che parla di ‘campo morfogenetico’ nel quale siamo tutti interconnessi e che possiamo influenzare, come anche esserne influenzati. Più le nostre vibrazioni sono elevate, maggiormente saremo in rado di influenzare, e meno saremo influenzati, da ciò che collettivamente viene immesso in questo campo. Le nostre vibrazioni sono tanto più elevate quanto più ci avviciniamo al livello spirituale.
Questo ‘campo morfogenetico’ oggi viene denominato più comunemente ‘campo quantico’, forse perché i quanti rappresentano il confine tra materia ed energia, comportandosi a volte come onda a volte come particella, e passando costantemente da uno stato all’altro.
La dimostrazione dell’esistenza di una coscienza collettiva, che riverbera nel concreto, è data dal famoso ”Effetto Maharishi”, dal nome dell’ideatore della Meditazione Trascendentale. Alcuni esperimenti hanno messo in relazione l’attività di meditazione di un certo numero di persone e il tasso di criminalità in quella stessa città. Si è potuto constatare che nelle città in cui almeno l’1% della popolazione praticava la meditazione, l’indice di criminalità, di incendi ed incidenti subiva una drastica diminuzione.
Teniamo quindi presente che, se vogliamo dare il nostro contributo ad alleviare il dolore nel mondo, la chiave sta principalmente nell’essere coscienti dell’importanza dei nostri pensieri, della importanza delle nostre parole, dell’importanza di ciò che semplicemente siamo. Non per niente Gandhi diceva: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
E’ stata rivolta una domanda su questo tema ad Anne Givaudan: ecco la sua risposta.
DOMANDA: Al nostro livello, cosa possiamo fare per aiutare gli esseri viventi, il popolo animale, la gioventù? Grazie del suo aiuto.
RISPOSTA di ANNE: “Quello che vi posso dire e quello che mi pare sia la cosa più importante è che, più dentro di noi ci sarà la pace, più ci sarà la gioia, più ci sarà amore, più tutto questo si espanderà intorno a noi e più aiuterà quelli che incontreremo ed anche fino a distanze siderali. Questo viaggia alla velocità della luce, dunque significa che è velocissimo e va lontanissimo. Dunque, tutto quello che cambieremo all’interno di noi in bene, avrà ripercussioni sul mondo ed è la prima, primissima cosa da fare. Questo non vuol dire che non bisogna fare niente intorno a noi. Intorno a noi, cerchiamo di essere come dei semini di luce: seminiamo gioia, seminiamo amore, seminiamo armonia e molte cose cambieranno per la gente intorno. C’è una pratica molto bella che consiste, quando camminiamo, nello spandere la luce intorno a noi, piccoli raggi di luce, dovunque siamo e a tutti quanti, a tutta la gente intorno a noi.”
E’ appena il caso di ricordare che incolpare chi detiene posizioni di potere della follia e dell’efferatezza presenti nel mondo è fuorviante: non vi è dubbio che essi siano i rappresentanti dell’Oscurità, ma è l’Oscurità che abita in noi ad averli chiamati. L’egoismo, l’ipocrisia, la brama di denaro e di potere che essi manifestano traggono il loro nutrimento nelle corrispondenti qualità presenti nell’animo degli esseri umani di tutte le latitudini. Odiarli è controproducente, per quanto possa essere difficile non farlo, perché questo li rinforza. Yeshua ebbe a dire ad Anne, nel corso di un messaggio: “L’Ombra aspetta che diventiate Ombra. Niente di più semplice, dovete solo odiarla, ed è quello che vi chiede”.
Maharishi Yogi disse: “Non combattere l’Oscurità, porta la Luce e l’Oscurità scomparirà!” A proposito di questo, ecco cosa dice il Maestro Aïvanhov:
(Dal libro “Pensieri quotidiani 2015” di Omraam Mikhaël Aïvanhov, ed. Prosveta)
“Non aspettatevi che il vostro equilibrio e la vostra salvezza provengano dalla realizzazione di grandi cose: la possibilità di compiere imprese straordinarie si presenta solo raramente, e voi rischiate di attendere a lungo. Sono le piccole cose a rivelarsi le più benefiche; e ci sono talmente tante occasioni per le piccole cose! Sta a voi trovarle esercitando la vostra attenzione e manifestando la vostra benevolenza nei confronti di tutte le creature viventi, fino agli animali e piante.
Sarà il vostro amore a salvarvi, e l’amore si manifesta appunto attraverso tutti quei gesti, apparentemente senza importanza, che potete fare ogni giorno … Ogni più piccolo gesto eseguito con impegno, sincerità e amore sarà come una creatura di luce che verrà ad accompagnarvi.”
NOTA* La definizione di misure concrete di pressione e sanzioni contro Israele per fermare la pulizia etnica, l’apartheid e il colonialismo sono state le principali e importanti novità emerse dal vertice interministeriale del 15 e 16 Luglio in Colombia. Il Gruppo dell’Aia, composto da un’alleanza di nove paesi dal Sud globale (Sud Africa, Malesia, Namibia, Colombia, Bolivia, Cile, Senegal, Honduras e Belize), si è costituito nel gennaio del 2025 per coordinare azioni diplomatiche ed economiche contro il governo di Israele: alla convocazione di questo vertice hanno risposto tanti altri Paesi, diversi dei quali hanno annunciato l’adesione al Gruppo e la volontà di unire gli sforzi politici comuni.
