Mi è capitato un po’ di tempo fa di vedere un documentario sulle esperienze di premorte nel canale Telegram di Gabriele Sannino, e mi ero ripromessa di condividerlo.
Certo l’argomento non è nuovo, il primo testo in materia divenuto famoso, ossia: “La vita oltre la vita”, risale al 1975 ed appartiene al dottor Raymond Moody, che è un medico, psicologo e parapsicologo statunitense, tuttora vivente. Da allora sono emerse decine di migliaia di casi e più di un autore si è cimentato su questo tema, qui in Italia per esempio abbiamo Paola Giovetti, giornalista e scrittrice, specializzata nella ricerca spirituale e nell’esoterismo, redattrice di numerosi saggi, nonché direttrice della rivista «Luce e Ombra», la più antica rivista italiana dedicata alla ricerca psichica.
Tuttavia io ritengo che questo documentario sia davvero ben fatto: non triste, non noioso, con le giuste pause e alternanza delle testimonianze; inoltre, rispetto alla lettura dei libri sull’argomento, presenta il vantaggio di sentire dalla viva voce dei protagonisti il resoconto della loro esperienza: l’intonazione, la mimica aiutano molto a capire che cosa essa abbia significato per loro. E ciò che loro hanno vissuto costituisce un messaggio anche per tutti noi.
L’esperienza è personale, dipende anche dal livello evolutivo di chi si trova a viverla, ma le varie esperienze hanno degli aspetti comuni, ossia visione del proprio corpo dall’esterno, profondo benessere, percezione dei sensi fortemente acuita, visione di una luce accogliente e, soprattutto: NESSUNO VUOLE TORNARE INDIETRO! E quando si ritrovano di nuovo qui, sono arrabbiati o estremamente addolorati.