Aiutare i vaccinati

Gina pone ad Anne Givaudan la seguente domanda: “Possiamo sperare di poter erogare cure di luce alle persone vaccinate perché possano ricollegarsi alla loro anima?”

Prima di riportare la risposta di Anne mi sembra opportuno ricordare che, come già esposto in altri articoli di questo blog, quello anticovid  non è in realtà un vaccino, ma un prodotto della scienza genetica che trasforma il DNA della persona inoculata: ed è proprio qui il rischio, perché bloccare, amplificare o modificare dei frammenti di DNA può fare tutta la differenza, ed è qui che questa creazione genetica può essere molto pericolosa.

Questa tecnologia mira a fare di noi umani delle specie di robot, anche molto intelligenti dal punto di vista intellettuale e mentalmente perfettamente adeguati ai tempi, ma che non saranno più in contatto con la loro anima, cioè non riusciranno più a fare scelte personali o spirituali e saranno insomma separati dal loro aspetto divino.

Si tratta di una sperimentazione ad alto rischio anche dal punto di vista fisico, come dimostra l’enorme incremento di arresti cardiaci, miocarditi, pericarditi, sindromi di Guillain-Barré, trombosi cerebrali, turbocancro ecc. Non tutte le persone vaccinate manifestano questi effetti avversi dal momento che, come già ebbe a dire Anne, ci sono stati diversi tipi di iniezioni. In alcune iniezioni non c’è assolutamente niente, cioè nessun prodotto nocivo; ci sono state iniezioni dove c’è un poco di prodotto nocivo ed iniezioni che sono state molto nocive.

Ecco come risponde Anne a Gina: “Questa è una domanda che mi lascia sempre perplessa, perché chi si è fatto vaccinare ha scelto una certa strada ed è importante rispettare il cammino che ha scelto, invece di volerlo deviare. Questa persona ha fatto le sue scelte e non si può dire non sia stata avvertita: ha preferito dare ascolto ai media mainstream, invece che a fonti di informazione alternativa. Vuole anche dire che ha fatto una scelta personale, oppure che non ha osato dire di  no, o che era circondata da una famiglia o da amici che le hanno mostrato i vantaggi di tale scelta. Ad ogni buon conto è qualcosa che ha scelto più o meno liberamente, dal momento che nessuno le ha puntato un’arma alla tempia per costringerla alla inoculazione.

Non vi sono dunque ragioni per cercare di curare chi si è vaccinato nella misura in cui lo ha scelto: con che diritto possiamo agire contro la sua volontà? Tuttavia, se un vaccinato chiede una terapia, i nostri terapeuti ne conoscono di efficaci e possono curare anche a distanza. Sappiate inoltre che, quando moriranno, le persone saranno nuovamente ricollegate alla loro anima.”

Per chi fosse interessato, a questo link la lista dei terapeuti esseni in Italia: https://sois.fr/therapeutes-esseniens-italie/

Riporto qui sotto anche i consigli che il dott. Antoine Achram, il marito medico di Anne, dette all’epoca della pandemia per prevenire il contagio e per fronteggiare gli effetti negativi dei vaccini sul corpo fisico.

La tintura madre di aghi di pino silvestre è reperibile soltanto in Francia. La confezione da 100 ml costa € 27, 10 a cui vanno aggiunti € 18 per la spedizione. Il dosaggio è di 15 gocce in acqua prima di ciascuno dei 3 pasti, per 25 giorni, trattamento da ripetere dopo una settimana di interruzione. Un flacone da 100 ml è sufficiente per due cicli di cura.

Per eventuali ordini il link è il seguente:

https://www.legattilier.com/pin-sylvestre-certifie-bio-demeter-np-origine-france-c2x35850743

2 risposte a "Aiutare i vaccinati"

    1. Una persona non vaccinata può ricevere molecole spike, responsabili degli effetti avversi, da una persona che ha ricevuto l’iniezione anche solo attraverso le goccioline di saliva.

      Ad oggi non è dato sapere per quanto tempo le spike rimangono nell’organismo poiché il vaccino anticovid è stato introdotto di recente, tuttavia è possibile constatare che esse sono ancora presenti nelle prime persone che hanno ricevuto la vaccinazione. A volte non sono rilevabili nella circolazione del sangue, ma si possono trovare annidate nei tessuti.

      Ad ogni modo il ricercatore e bioimmunologo Marco Mantovani, che da tempo studia la presenza della spike nell’organismo, è del parere che la transfusione di questa proteina, da vaccinato a non vaccinato, non sia così pericolosa per quest’ultimo, dal momento che il suo organismo non produce la spike come invece accade nei vaccinati. In quantità ridotte essa non creerebbe danni particolari.

      Una qualche forma di precauzione sarebbe comunque utile adottarla, come consiglia anche il dott. Antoine Achram, il marito medico di Anne Givaudan: egli suggerisce di utilizzare la TM di aghi di Pino Silvestre. La si può trovare anche in Italia, in Farmacia o Erboristeria.

      MICHEL DOGNA, ex ingegnere chimico, Heilpraktiker dell’Università di Saarbrück e naturoterapista, direttore di riviste per la salute e autore di 20 libri sull’alimentazione  biologica , sulla difesa della condizione animale , e sulla salvaguardia del pianeta, individua negli aghi di Pino Silvestre un antidoto agli effetti nocivi indotti da quella che risulta essere la principale sostanza nefasta contenuta nei sieri.

      Dice che la storia insegna che gli aghi di pino silvestre, sono stati ampiamente utilizzati per millenni da vari popoli come i nativi americani, tanto che questo pino è stato soprannominato “l’albero dalle mille virtù” . Si tratta di  uno degli antiossidanti più potenti in circolazione ed era precedentemente noto per trattare il cancro, l’infiammazione, lo stress e la depressione, il dolore e le infezioni respiratorie. Uccide anche i parassiti. Ma soprattutto, ciò che più interessa in merito agli effetti dei cosiddetti vaccini sono i suoi effetti inibitori sulla cascata coagulativa che provoca mini-coaguli, con ictus, infarti, paresi, cicli mestruali insolitamente pesanti, e anche la sua azione contro la replica e la modifica inappropriata di RNA e DNA, cioè i danni fisici  dovuti alla proteina Spike.

      Quanto ai figli, pare che le modifiche al DNA prodotte dal vaccino diventino ereditarie, ma non ne sappiamo ancora abbastanza.

      "Mi piace"

Lascia un commento