Il popolo animale

In questo video Anne Givaudan ci parla del popolo animale, poiché questo è un argomento che le sta molto a cuore: è infatti giunto il tempo che gli animali riprendano il loro posto accanto agli esseri umani.

Gli animali, come gli altri esseri della natura, sono sempre stati considerati inferiori a noi, ma l’essere umano non è la misura di tutto, bensì risulta essere una delle tante forme di intelligenza presenti sul pianeta e certo non l’unica capace di coerenza.

Le informazioni che Anne ci offre in questo video seguono la falsariga di quanto è già stato esposto nel libro: “Il popolo degli Anima-li” (ed. Amrita), scritto assieme a Daniel Meurois una trentina di anni fa, seguendo l’invito degli esseri di luce con cui lei è sempre in contatto. Era stato chiesto loro di seguire, in stato di fuoriuscita dal corpo, le vicende di un cagnolino di nome Tommy, ancora cucciolo, che si era smarrito in seguito alla fuga prodotta da un forte scoppio. Sono stati guidati in questo compito da una presenza superiore, una coscienza animale, di grande dolcezza e di grande saggezza, che li ha accompagnati attraverso l’intero viaggio.

Questo viaggio ha avuto la durata di sei mesi, ossia il tempo che è stato necessario a Tommy per trovare, attraverso varie vicissitudini, il posto a lui destinato per trascorrere serenamente  la sua vita. Nella sua coscienza, infatti, erano state impresse le immagini di volti e luoghi che avrebbe dovuto incontrare  durante il suo percorso verso la meta designata, nonché quelle relative alla meta stessa.

Un percorso dunque disseminato di contatti con animali di altre specie, con alcuni umani e con esseri di altri regni, ad esempio gli alberi, con cui Tommy comunica. Gli animali infatti hanno per ogni gruppo la propria lingua con cui si parlano, che non è la stessa per le varie specie e nei vari luoghi, tuttavia specie diverse possono scambiarsi informazioni inviandosi mentalmente delle immagini … ed anche gli alberi parlano!

Tommy dialoga anche con Anne e Daniel, che vengono da lui percepiti come delle luci, mentre questi ultimi sono in grado di assistere agli scambi sottili che il cagnolino ha e possono anche interloquire con tutte le varie specie animali che esso incontra. Ognuna di queste specie rivela loro quale sia la propria origine e quale la propria funzione su questo pianeta, offrendo delle rivelazioni davvero sorprendenti.

Per esempio, un asino racconta loro che la sua specie ha preso corpo nella materia di questo pianeta milioni e milioni di anni fa, portati da un soffio venuto dalle stelle. Il paese in cui i primi esemplari della sua razza si erano stabiliti si trovava ai piedi delle montagne dell’Himalaya ed essi erano dotati dei talenti di interprete e di indovino; il loro compito era tradurre con dei segni la presenza di forze divine. Collaboravano con una razza di uomini che vivevano in solitudine tra le montagne, detentori di una saggezza profonda. Gli asini erano i loro compagni ed i loro alleati: tramite i talenti di cui lo Spirito Vitale li aveva dotati li aiutavano a percepire gli eventi a venire, non per manifestare un potere, ma per meglio orientare il loro presente e per aiutarli a scoprire le ricchezze della Creazione. Quegli uomini erano superiori ai re e spesso ne influenzavano le decisioni ed il comportamento.

Poi venne il tempo della rottura tra il mondo animale ed il mondo umano: un’insana duplicità si introdusse nell’uomo. Gli asini la sapevano già presente da moltissimo tempo, ma era come addormentata, come un seme che aspetta di germogliare. Appena si rivelò si diffuse come una peste, e comparvero l’orgoglio, la rivolta, la crudeltà ed il dubbio. Gli animali si trovarono quindi dinnanzi alla prova della scelta e la maggioranza di essi si chiuse ad ogni condivisione, mentre gli asini scelsero di camminare accanto all’umanità e servirla. A poco a poco però nacque in loro il rimorso, perché non erano stati dotati di coscienza umana e le corde della loro anima erano state accordate in modo diverso: questo avrebbero dovuto accettarlo. A questo punto non videro che un’alternativa: servire la Forza Vitale che li metteva alla prova accettando di prestare i loro dorsi alle umane necessità, sebbene questo continui a ferire la dignità della loro funzione prima. Questo costituisce l’apprendimento dell’accettazione, un’accettazione che avviene attraverso la constatazione dell’indifferenza e della crudeltà umana.

Asini in Ladak, India

Un altro degli esempi portati da Anne riguarda i delfini. Essi sono venuti per offrire gioia, ma è importante sapere che si tratta di un popolo venuto dalle stelle in un tempo molto antico, assieme alle zebre, per insufflare Vita alla Terra ed aiutarla nella sua espansione luminosa, pura e radiosa. Questi esseri non erano fatti di una materia quale la conosciamo in questo mondo, ma erano di un chiarore che riusciva a malapena ad addensarsi a contatto con il suolo terrestre. Gli umani li videro come dei ed in effetti, in confronto a loro, invischiati in una materia pesante e sempre pronti a muovere guerra per soddisfare i loro minimi desideri, lo erano davvero.

Questi esseri tentarono di portare con sé una parte del loro sapere per stimolare  l’amore, per stimolare la coscienza e alcuni di loro decisero di rimanere. Tuttavia la densità della Terra ha fatto in modo che, a poco a poco, essi cominciassero a scoprire il potere e gli appetiti fisici, lasciandosi così prendere dalla trappola delle vibrazioni pesanti. La Grande Coscienza allora gli concesse la possibilità di aiutare gli umani senza essere totalmente dei loro. Per questo bisognava che le loro anime andassero ad abitare i corpi di una di quelle specie animali che essi stessi avevano trapiantato nei mari della Terra: in tal modo avrebbero potuto continuare a servire l’uomo ed il suo pianeta, purificandosi nel contempo.

In questi tempi la loro purificazione è terminata, per cui Anne ritiene che non rimarranno, che vogliano tornare nel loro pianeta, questo è normale, ma il loro sogno rimane quello di comunicare amore e armonia.

Questi sono solo un paio di esempi, ma Anne nel video, come nel libro, parla anche di molte altre specie animali, come i gatti, i topi, le lepri, gli insetti ecc.

Afferma poi che è completamente aberrante utilizzare gli animali per gli esperimenti e che dovremmo, in effetti, boicottare tutto ciò che si serve della sofferenza animale. C’è quindi un mondo intero da rivedere, da rivisitare in modo diverso, ed è questo che sarà importante nel futuro. Lei ci esorta pure ad avvicinarci al mondo degli animali, perché sono qui per aiutarci, per collaborare con noi e spesso prendono anche su di sé incidenti o malattie destinate alla loro famiglia umana, sacrificando la propria vita, se la Forza della Vita glielo chiede. Loro però non sono tristi di morire perché, essendo dotati di percezione sottile, sanno che la loro essenza sopravvive. Ciò che temono è l’energia con la quale a volte viene generata la loro morte, cioè l’odio, l’accanimento, il sadismo.

Quando amano i loro compagni umani possono reincarnarsi molto rapidamente per stare loro vicino oppure possono anche aspettarli nell’altra dimensione, nel frattempo magari rimanendo nella casa.

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