Il giorno 12 di maggio è giorno di plenilunio e sotto questo plenilunio si celebra il Wesak, che è la ricorrenza più energeticamente pregna di tutto l’anno.
Per coloro che non sapessero di che cosa si tratta e volessero conoscere di più rimando all’articolo di questo blog intitolato “L’evoluzione del Wesak” di cui riporto il link in calce a questo scritto. Comunque, per comodità, riprendo di seguito, molto sinteticamente, le informazioni essenziali.
Il Wesak è in origine un’antichissima festa di tradizione buddhista, durante la quale si ricordano la nascita, la morte e l’illuminazione del Buddha, ma soprattutto è il momento in cui si accoglie la benedizione che questo Maestro, in punto di morte, si è impegnato ad elargire in tale ricorrenza. Questo comporta, quindi, il riversarsi sulla Terra di grandi quantità di energie buddhiche, ovvero di saggezza. In Tibet questa festa si celebra in una valle presso il monte Kailash, che è uno dei luoghi più sacri del pianeta e, per l’occasione, giungono qui in processione monaci e lama da tutti i conventi e lamaserie dei dintorni. Il compito è di accogliere ed diffondere sul pianeta le energie buddhiche che arrivano.
Nel tempo, per accompagnare l’evoluzione dell’umanità, sul finire del secolo scorso, a quelle del Buddha si sono aggiunte le energie del Cristo, che sono energie d’amore, e quindi le energie che arrivano sul pianeta in questo momento speciale sono divenute contemporaneamente buddhiche e cristiche, ossia di amore-saggezza. Questo ha dato una connotazione più universale a questa ricorrenza e tutti gli esseri umani che lo desiderano possono accogliere su di sé e poi diffondere queste energie.
Nell’articolo citato in testa a questo scritto, verso la fine, è descritto un modo in cui questo può avvenire.
Il Tempo delle viole 