I doni dell’orso

E’ storia recente l’uccisione dell’orsa KJ2 in trentino, condannata a morte perché rea di avere graffiato un signore che l’aveva presa a bastonate.

Identificata con una sigla come se non fosse un essere vivente e senziente, ma un oggetto inanimato, è stata infatti come tale trattata, tanto che il presidente della provincia di Trento, cioè colui che ne ha decretato l’esecuzione, dopo la sua morte ha dichiarato che KJ2 era stata “rimossa”.

A distanza di un paio d’anni si ripete la storia dell’orsa Daniza, anch’essa colpevole di avere graffiato un fungaiolo, ufficialmente deceduta per una dose eccessiva di anestetico. Ma chi ci crede? Entrambe le orse sono state ammazzate davanti ai loro cuccioli, condannando di fatto a morte pure loro, in quanto di pochi mesi d’età, mentre normalmente essi restano con mamma orsa dai 2 ai 3 anni.

Sembra proprio che non si sia considerato che le orse, lanciando solo un paio di graffi agli umani che le hanno importunate, hanno semplicemente intimato loro di stare alla larga, perché se avessero voluto aggredire, di quelle persone sarebbero rimasti solo i brandelli. L’orso infatti è un animale possente e dalle molte abilità: può camminare su due zampe, sa nuotare, è capace di arrampicarsi sugli alberi e nella corsa raggiunge i 50 km orari. Nessun animale è in grado di spaventarlo o ucciderlo, solo gli esseri umani possono avere la meglio su di lui, con quei loro congegni che distruggono la vita stando a distanza.

Fortunatamente ci sono anche degli esseri umani che conoscono il rispetto e l’amore e che si spendono per la difesa di ogni forma di vita che abita questo pianeta, però sono troppo pochi, mentre invece bisogna che divengano in fretta la maggioranza, poiché ormai la Terra è agonizzante e sono solo la cecità e l’inconsapevolezza che permettono di non accorgersene.

Riporto di seguito lo stralcio di una canalizzazione di Monique Mathieu sul tema:

“Non è solamente l’umanità a soffrire; anche la natura soffre, gli animali soffrono; quanti animali vengono distrutti dall’avidità degli uomini? Gli uomini non hanno capito che il regno animale e gli altri regni sono preziosi per l’equilibrio degli esseri umani.

Quando avrete decimato tutti gli animali delle vostre foreste, e anche dei paesi dove esistono i grandi mammiferi e i grandi animali, per espandervi sottraendo ancora più spazio dal loro ambiente, quando avrete decimato tutti i pesci che vivono nel mare, quando avrete distrutto le foreste, vi sentirete immensamente soli, talmente persi! Tuttavia noi vi aiutiamo affinché questo non accada.

Vorremmo aggiungere: se doveste vivere in un mondo dove non esiste più alcun animale, dove la vegetazione è pressoché distrutta, sia per l’incoscienza degli uomini, sia per tutti i vostri rifiuti, se non ci fossero più pesci nel mare, la natura e il pianeta sarebbero talmente tristi che l’essere umano non potrebbe sopravvivere. Affinché l’essere umano possa sopravvivere in un pianeta, ci vuole equilibrio.

Perché, su questo pianeta, gli Dei Creatori e le Grandi Gerarchie di Luce hanno impiantato i diversi regni? Perché esiste così tanta diversità, bellezza e armonia sul vostro pianeta? Qual è l’essere umano che non si riempie di ammirazione davanti ad un magnifico paesaggio, davanti alla bellezza di un mare calmo, davanti a delle magnifiche foreste, davanti a fiori di mille colori?

Se togliete tutto questo dalla vista degli uomini, su cosa si poserà il loro sguardo? Su nulla! Tutto questo sarebbe di una tristezza talmente immensa che l’essere umano non potrebbe sopravvivere.”

(http://ducielalaterre.org/fichiers/transition/allez_de_l_avant__37k___IT.php)

Il regno animale riveste una impagabile funzione su questo piano di esistenza. A differenza degli esseri umani, gli animali mantengono il collegamento con la Fonte di Tutto Ciò che E’ e per questo bilanciano l’energia che gli uomini in molto modi scompensano quando agiscono per egoismo e senza amore.

Ogni specie animale regge un particolare tipo di energia, per cui ogni volta che una specie animale si estingue ne risultiamo impoveriti come specie umana e, di conseguenza, anche come individui. Inoltre, ogni qualvolta li trattiamo come oggetti e non come esseri viventi, senzienti e dotati di sentimenti, ostacoliamo la nostra via del contatto con l’Anima e generiamo cattive influenze nel collettivo.

Ma di quale energia l’orso è portatore? Secondo le tradizioni sciamaniche di molti paesi egli incarna, e pertanto offre a questo piano di esistenza, il potere dell’ introspezione.

Le sue abitudini lo rivelano. Quando arriva il gelo, infatti, e la natura muore, l’orso si ritira in una caverna, distaccandosi dal mondo esterno, e va in letargo. E’ come se rientrasse in un utero. Durante il letargo egli non dorme in realtà, tanto è vero che durante l’inverno le femmine partoriscono e allevano la prole, però abbassa le sue funzioni vitali, cioè temperatura e battito cardiaco, entrando in uno stato come meditativo.

Egli si ripiega su se stesso, entrando nel silenzio e nella connessione con ciò che è al di là del concreto ed è eterno, con il luogo del “sapere”, dove i misteri dei cicli della vita e del tempo vengono svelati. L’orso riveste quella particolare energia ricettiva femminile, che per secoli ha consentito a chiaroveggenti, mistici e sciamani di profetizzare.

Il periodo di letargo gli serve per analizzare e digerire tutti gli eventi accaduti durante l’annata, per cercare in se stesso le risposte e gli scopi. Dopo il ritiro invernale l’orso, seguendo la pulsione di rinascita che pervade la natura, ricompare in primavera ed ha i suoi cuccioli al seguito, a dimostrazione di quanto sia feconda l’introspezione. Questa, infatti, consente di raggiungere l’equilibrio cuore-mente-spirito, condizione che toglie la paura e pertanto permette di raggiungere anche una grande potenza di azione, in quanto è la totalità delle energie ad essere rivolta verso la meta prestabilita. Gli antichi guerrieri scandinavi ed amerindiani per andare in battaglia indossavano  indumenti di pelle d’orso, perché pensavano che in questo modo ne avrebbero acquisito la forza e  la resistenza.

In sintesi l’energia dell’orso, legata all’introspezione, costituisce una guida per il viaggio nel reale fuori di noi e in quello spirituale dentro di noi. Inconsciamente come esseri umani lo sappiamo, tanto da aver battezzato Orsa Maggiore e Orsa Minore quelle costellazioni in cielo che servono per orientarsi, delle quali fa parte la Stella Polare.

Questo non è solo un discorso simbolico o una credenza, come ogni altra cosa che esiste le qualità sono vibrazioni e l’orso è effettivamente portatore  della vibrazione descritta. Sarebbe saggio pertanto non ammazzare quei pochi esemplari che rimangono.

 

mamma orsa

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