Le righe che seguono mi sono state “suggerite” da una presenza sottile dopo una meditazione sul perdono, eseguita durante uno dei webinar gratuiti che i SaYa offrono mensilmente.
Come è noto il perdono permette la pace.
I SaYa hanno pubblicato lo scritto sul blog del loro sito ‘108grani’ ed ora io lo condivido anche con i lettori di questo blog.
La voce dell’Angelo
Le mie mani aperte verso di te vado a levare:
ti dò la mia pace, in modo che pace dentro tu possa ascoltare,
una pace dolce, una pace profonda,
una pace che come armonia poi sgorghi da te
e dalla tua interiore onda,
una pace che poi si possa trasmettere,
lentamente e dolcemente,
in modo che chi ti sta attorno possa ricevere
ciò che tu saprai dare sempre più ampiamente.
La pace è segno di armistizio interiore,
dove ogni conflitto si scioglie
perché dentro si trova la goccia infinita che porta all’amore.
Ogni conflitto, ogni guerra lentamente s’assopisce
come se fosse assorbito dalla Terra, così l’uomo di luce s’illimpidisce
e ritrova dell’Universo l’armonia,
allora il suo canto si trasforma nell’universale sinfonia
e tutto riprende il giusto equilibrio ed il giusto movimento.
La pace come sorriso, come apertura,
come accettazione nel profondo dentro.