Cosa succede al nostro corpo con l’inoculazione del vaccino anti Covid viene riassunto, nelle linee essenziali, da Eleonora Brigliadori, che è era stata invitata dalla Regione Abruzzo per fare uno spot pro-sieri, ma gli organizzatori non conoscevano bene il suo pensiero … Si rivela un fiume in piena che, in un video di poco più di tre minuti, cancella la narrazione ufficiale descrivendo un quadro inquietante. I macigni che le escono dalla bocca però, sono pesanti e purtroppo reali.
Come evidenzia Eleonora, ciò che più di tutto costituisce problema all’interno delle componenti dei vaccini mRNA è il loro contenuto in grafene, che è ormai assodato sia presente sia nei vaccini Pfizer che Moderna, benché sia una sostanza non dichiarata. Intanto sempre più fonti internazionali riportano notizie di sostanze non dichiarate all’interno dei cosiddetti vaccini anti-covid. Ultimo il caso del Giappone in cui sono stati ritirati diversi lotti dopo che all’interno di essi sono stati rilevati contaminanti del vaccino Pfizer, nelle città vicino a Tokyo e Osaka.
Uno studio del 2019 spiega come il grafene può controllare l’attività cerebrale. In tempi non sospetti, il 13 maggio 2019 l’agenzia Ansa pubblica uno studio della rivista Nano Letters, eseguito dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste nell’ambito dell’iniziativa europea Graphene Flagship. I ricercatori guidati da Laura Ballerini hanno dimostrato che iniettando i fiocchi di grafene (grandi 100-200 milionesimi di millimetro) in una specifica area del cervello, l’ippocampo, possono controllare l’attività cerebrale interferendo con la trasmissione del segnale dei neuroni eccitatori, che attivano altri neuroni.
Questi nanomateriali stanno aprendo scenari nuovi e inquietanti nella ricerca del controllo mentale, l’obiettivo è riuscire a indurre determinati pensieri nel cervello umano. Questo è il progetto a cui stanno lavorando centinaia di ricercatori in tutto il mondo, tra cui anche quelli dell’ Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che però lo fanno solo a scopo terapeutico. Uno di loro, Stefano Panzeri, racconta: quando questa tecnologia sarà sviluppata in maniera sicura e completa, potrà anche restituire la vista ai ciechi e l’udito ai sordi, sostituendo le funzioni degli occhi e delle orecchie. Però, aggiunge Panzeri, questa tecnologia «può essere pensata anche come uno strumento per manipolare le capacità cognitive della persona». Lo scopo della sperimentazione in corso da anni è attivare i neuroni dall’esterno. E quindi condizionare i pensieri che il cervello produce.
Oggi veniamo a sapere che il grafene, questo materiale così speciale, è casualmente contenuto nei sieri genici sperimentali che con vari stratagemmi sempre più pressanti, come lo scandaloso green-pass, vogliono indurci a lasciarci inoculare.
C’è un filo rosso che unisce pandemia, vaccinazione, Green Pass e 5G all’Identità Digitale Universale, ID2020, riservata entro dieci anni ad ogni essere umano vivente sul pianeta. Esistono precise agende e organismi che di ID2020 hanno programmato organizzazione e obiettivi: è tutto alla luce del sole, senza complotti e senza misteri. Si tratta di un progetto, redatto da organizzazioni non governative, organico all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e ai successivi sviluppi. Il Green Pass altro non è che un graduale, progressivo avvicinarsi alla attribuzione della Identità Digitale Universale. Cioè l’evoluzione tecnologica dei documenti di identificazione che abbiamo sempre avuto: patente, carta d’identità, codice fiscale, passaporto, ecc. E’ pensato per divenire nel tempo un un chip da impiantare sottopelle a tutti i cittadini Ue, come si fa con i cani e le mucche.
ID2020 è parte integrante dell’operazione Grande Reset, detto anche Quarta Rivoluzione Industriale. Garantirà il controllo capillare in tempo reale , via 5G, “l’Internet delle cose” (umane), di ogni individuo: geolocalizzazione, spostamenti, dati biomedici, sociali e finanziari. L’ID2020 è doverosamente legato alla vaccinazione universale, perché il tracciamento è realizzato attraverso queste nanoparticelle iniettate direttamente col siero, che renderanno possibile non solo controllare, ma anche determinare, e non necessariamente in senso positivo, lo stato fisico delle persone. Il tutto da remoto. Di questo parla Eleonora Brigliadori.
Come già evidenziato in altri articoli di questo blog, come ad es. “I vaccini dal punto di vista spirituale”, lo scopo degli esseri dell’Ombra che vogliono impadronirsi del pianeta, cioè quelli che dirigono i nostri governi e le organizzazioni mondiali del tipo ONU, OMS, FAO ecc., è quello di ridurre la popolazione mondiale, a cominciare dai deboli, gli inutili, gli incompetenti ed i ribelli, e di utilizzare per la propria utilità e vantaggio gli individui rimanenti. E’ per questo che hanno messo a punto delle sequenze proteiche e delle nanoparticelle che, iniettate nel corpo umano, permetterebbero di mantenere il controllo su degli individui ormai disumanizzati.
Questo spiega il motivo della psico-pandemia Covid, artatamente creata per convincere e costringere la massa ad accettare questo trattamento.
Senonché le vibrazioni sempre più elevate che raggiungono la Terra, impegnata nel suo processo di ascensione, stanno inducendo un sempre maggior numero di risvegli delle coscienze: sempre più persone si rendono conto di quello che sta accadendo e prendono attivamente posizione, operando per la libertà, per il benessere collettivo ed il rispetto di tutte le forme di vita. Molte persone si sono pentite di essersi fatta iniettare quella che Anne Givaudan definisce “una tecnologia delle stelle”, pertanto stanno emergendo anche dei rimedi ai danni prodotti da questi impropriamente definiti ‘vaccini’. Altri aiuti si affacceranno nel tempo.
MICHEL DOGNA, ex ingegnere chimico, Heilpraktiker dell’Università di Saarbrück e naturoterapista, direttore di riviste per la salute e autore di 20 libri sull’alimentazione biologica , sulla difesa della condizione animale , e sulla salvaguardia del pianeta, individua negli aghi di Pino Silvestre un antidoto agli effetti nocivi indotti da quella che risulta essere la principale sostanza nefasta contenuta in questi sieri.
Dice che la storia insegna che gli aghi di pino silvestre, o varie altre specie di pino , sono stati ampiamente utilizzati per millenni da vari popoli come i nativi americani, tanto che questo pino è stato soprannominato “l’albero dalle mille virtù” . Gli erboristi di tutto il mondo conoscono da tempo i benefici di questi aghi di pino in tisane, tintura madre, polvere o olio essenziale. Si tratta di uno degli antiossidanti più potenti in circolazione ed era precedentemente noto per trattare il cancro, l’infiammazione, lo stress e la depressione, il dolore e le infezioni respiratorie. Uccide anche i parassiti. Ma soprattutto, ciò che più interessa in merito agli effetti dei cosiddetti vaccini sono i suoi effetti inibitori sulla cascata coagulativa che provoca mini-coaguli, con ictus, infarti, paresi, cicli mestruali insolitamente pesanti, e anche la sua azione contro la replica e la modifica inappropriata di RNA e DNA, cioè i danni fisici dovuti alla proteina Spike.
I veri agenti del delitto perfetto contenuti nei ‘vaccini’, infatti, sarebbero l’ossido di grafene , la proteina Spike (grafene) e il gel idroalcolico. Il problema centrale è la neutralizzazione del grafene che è un perossidante . Tuttavia, gli estratti di aghi di pino essendo, come abbiamo visto, un potente antiossidante forniscono un’assistenza esterna significativa al L-glutatione, il principale antiossidante endogeno che può risultare insufficiente. D’altra parte, l’ossido di grafene essendo elettropositivo deve essere in un mezzo elettropositivo per funzionare. Da notare anche la sua eccezionale capacità di conduzione elettrica e magnetica. Ciò ha dato luogo, in migliaia di persone, a divertenti fenomeni di magnetizzazione di piccoli oggetti ferrosi sul punto di inoculazione del vaccino, ma purtroppo anche a reazioni drammatiche quasi immediate di continue e incontrollabili scosse violente insopportabili a vedersi: gli estratti di aghi di pino possono neutralizzare l’elettropositività del grafene rendendolo inattivo e intrappolandolo magneticamente. In Spagna i prodotti derivati dagli aghi di pino sono stati banditi il 21 maggio: questa dovrebbe essere una prova che essi funzionano!
In conclusione, secondo Michel Dogna, il danno fisico e psicologico del siero anticovid può essere in gran parte evitato o mitigato assumendo i rimedi agli aghi di pino in anticipo rispetto all’inoculazione; inoltre essi rendono possibile bloccare il grafene anche se vengono assunti subito dopo l’iniezione, ma non è certo che in seguito sarà possibile recuperare tutti i danni già arrecati.
Preparazione della tisana
Il metodo ci viene dai popoli amerindi che usano molto questa tisana. Servono aghi di pino silvestre freschi, cioè verdi, ma non di abete. E’ necessario assicurarsi che si tratti effettivamente di pino silvestre e non marittimo. Non bisogna confondersi perché alcune conifere, come i tassi, sono molto tossiche. Inoltre gli aghi di pino sono sconsigliati alle donne in gravidanza poiché sussiste il rischio di aborto.
NOTA: qualora non si abbia la possibilità di averli a portata di mano, è possibile congelarli senza alterarli, il che è logico visto che i pini sono alberi adatti ai paesi freddi (anche la Siberia). E’ possibile quindi farne una piccola scorta in anticipo.
- Sciacquare bene un piccolo fascio di aghi per riempire un cucchiaio.
- Separare le estremità marroni e scartarle.
- Tagliare gli aghi in piccoli pezzi.
- Mettere l’equivalente di una tazza grande d’acqua in una casseruola e aggiungere il cucchiaio di aghi tagliati.
- Portare a bollore per 1 minuto,
- Coprire e lasciare in infusione da 8 a 10 min.
- Versare nella tazza senza sforzare e attendere che gli aghi scendano sul fondo
- È pronta ! Il gusto è eccellente: si può aggiungere un po ‘di limone.
Dosaggio:
- Curativo : 3 tazze al giorno.
- Preventivo : 1 tazza al giorno
Alcool o tintura madre di aghi di pino silvestre fresco
- 15 gocce in acqua prima di ciascuno dei 3 pasti, per 25 giorni, trattamento da ripetere dopo una settimana di interruzione. Un flacone da 100 ml è sufficiente per due cure.
Reperibile soltanto in Francia. La confezione da 100 ml costa € 27, 10 a cui vanno aggiunti € 18 per la spedizione. Per eventuali ordini il link è il seguente:
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